Oggi andremo un po’ a vedere una cosa un po’ strana.
In alcuni precedenti post abbiamo sottolineato che i tartufi sembrano preferire i luoghi umidi, ricchi di vita, pregni di un humus brulicante di attività biologica, tanto di tipo animale quanto, forse soprattutto, di tipo vegetale.
Ecco, con simili premesse, l’ultimo posto dove a una persona dovrebbe venire in mente di cercare un tartufo dovrebbe essere proprio il deserto.
Eppure esiste un tartufo che cresce nel deserto.
Il tartufo del deserto è un tartufo che è possibile rinvenire nel Nord Africa. La terra dei fieri berberi, dei cavalieri tuareg dagli occhi di ghiaccio e dal cuore indomito,è in grado di offrire anche una forma di tartufo. All’aspetto, anche per via del colore, esso può essere in prima battuta confuso con il “tartufo bianchetto” detto anche “Tartufo bianco del deserto”, ma in realtà è qualcosa di diverso. E, rispetto al tartufo bianchetto, il tartufo del deserto costa molto di meno.
Un po’ di Storia…
Parte della confusione è dovuta al fatto che il tartufo del deserto appartiene, biologicamente, a una famiglia non ancora pienamente accettata, ossia a quella Terfeziaceae, funghi ascomiceti, naturalmente ipogei; un altro nome che identifica questa famiglia è Pezizaceae. Trattasi di una famiglia endemica e che ha imparato, nel corso dei millenni, a interagire reciprocamente con il clima e la morfologia dei paesi del nord dell’Africa che si affacciano sul Mediterrraneo. Più nel dettaglio, il tartufo del deserto sembra preferire temperature, clima e luoghi dell’odierno Marocco.
Aspetto e caratteristiche
Le Terfeziacee si presentano ai sensi con un corpo fruttifero a forma di tubero, dalla scorza rugosa, in qualche caso anche liscia, mentre la parte interna, quella comunemente chiamata Gleba, ha un aspetto carnoso.
Come abbiamo già detto, il colore è chiaro e, a differenza delle tuberaceae,possiede delle concamerazioni non comunicanti tra loro. Il momento migliore per andare in cerca del tartufo del deserto è il lasso temporale che copre un arco che va da Febbraio ad Aprile. Per via del suo sapore e del suo profumo molto leggeri viene spesso utilizzato insieme all’olio aromatizzato al tartufo.
Uso del tartufo del deserto in gastronomia
Dopo aver parlato un po’ dell Storia e delle caratteristiche del tartufo del deserto, andiamo un po’ a vedere con quali piatti e quali sapori ben si può abbinare questo tartufo, atteso che, come detto, ha un sapore molto meno pungente e penetrante di altri tartufi.
Il tartufo del deserto si abbina bene non solo con la pasta, ma altresì con insalate e uova. E naturalmente, essendo un prodotto – come dire?- ctonio di quella zona, è entrato e ben si sposa con i piatti tipici del maghreb e delle berberia.
Last but not least, gli abitanti di quelle zona hanno scoperto anche altre interessanti proprietà del tartufo del deserto, il quale sembra essere anche un alimento terapeutico, lassativo e tonificante.
Il meraviglioso mondo dei tartufi non smette mai di stupire, e pertanto vi invitiamo a restare collegati con le novità di questo affascinante universo di vita che vi andremo a proporre.
Molto interessante