La cittadina di Norcia è recentemente stata in prima pagina per cose spiacevoli, e mi riferisco al terremoto, ma nondimeno essa è una delle zone dove è possibile trovare dei tartufi, degli ottimi tartufi a volerla dire tutta. Tartufi così particolari da essere chiamati proprio tartufi di Norcia.
Evidentemente la particolare conformazione geologica della zona, vale a dire l’Umbria, che appassionò anche il grande scienziato Walter Alvarez, il papà della teoria dell’impatto dell’asteroide come causa dell’estinzione dei dinosauri, è ottima per far crescere ottimi tartufi.
Il tartufo di Norcia.
Cominciamo con il dire che tartufo di Norcia è il tartufo più pregiato, eccezion fatta per quello bianco. All’aspetto si presenta con una forma tondeggiante, senza spigolature e per un colore che tende al nero.
La parte interna ha colore violaceo con striature bianche.
C’è una certa variabilità sulle dimensioni. Alcuni tartufi di Norcia pesano anche un chiletto, altri hanno le dimensione di una noce.
Naturalmente è un fungo ipogeo, che al pari di altri cresce nel sottosuolo in rapporto simbiotico tanto le piante quanto con gli alimenti che trae dalla terra. E’ altresì noto per il suo caratteristico profumo, mentre il suo valore è principalmente dovuto al fatto che non è affatto semplice né agevole trovarlo.
Il prezzo del tartufo di Norcia
Per quanto riguarda il tartufo di Norcia abbiamo trovato un range che va dai 40 euro sino ad arrivare a 120-150 euro per 100g, che significano qualcosa come 1500 euro per gli esemplari da un chilo. Il prezzo dipende ovviamente anche dalla disponibilità dello stesso, che varia con le stagioni. Il periodo di raccolta è sempre quello che va dalla metà di Novembre alla metà di Marzo, ma a volte se ne trovano di più, altre volte meno. A ogni buon conto si tratta comunque di ottimi prezzi.
Il Tartufo di Norcia nell'enogastronomia
Questo tipo di tartufo è il re dell'enogastronomia. Il già citato profumo caratteristico lo rende il preferito tra i cuochi, ma questo tartufo può essere consumato, a chi piace, anche crudo. Più in generale, il suo odore rende di più e massimizza le portate calde, quali possono essere la pasta ma anche qualche secondo di carne, magari ai ferri. In realtà, il tartufo di Norcia, in cucina, è un giocatore a tuttocampo. Se ne fanno frittate, oli e anche del miele al tartufo, che ben si sposa anche con formaggi o antipasti, in special modo su bruschette e altra stuzzicheria.
Prima non a caso ho parlato di enogastronomia. Infatti, il tartufo di Norcia si coniuga bene con i rossi corposi, alcuni dei quali propri della zona umbra, non disdegnando anche la miscelazione con alcuni tipi di bianchi.